LE ANALISI ARCHEOMETRICHE DELLE MONETE TRA INTERROGATIVI E INTERPRETAZIONE. IL SUPPORTO DELL’ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

Le analisi archeometriche eseguite sulle monete oggetto del campionamento all’interno del progetto nEU-Med sono quasi giunte a termine. La grande mole di dati, sta fornendo elementi utili a dipanare certi interrogativi di tipo storico-numismatico, ed in particolar modo l’utilizzo di tecniche analitiche diverse ci permette di studiare il manufatto in modo completo; si può quindi rispondere ai quesiti riguardo la provenienza del metallo, aggiungere e affinare i dati sulla tecnologia produttiva e  i fenomeni di alterazione. La  lettura dei dataset… Continue reading

Analisi radiografiche di manufatti metallici dal sito di Vetricella

La radiografia in quanto metodo diagnostico non distruttivo consente di ottenere una lettura di tipo formale e strutturale assieme ad un duraturo record grafico di oggetti chimicamente instabili, spesso contraddistinti da avanzati stati corrosivi. Anche se il solo esame radiografico non permette di stabilire l’esatta composizione dell’oggetto, esso può tuttavia fornire dati inerenti la natura del materiale che lo va a costituire, procurando un valido supporto per successive analisi microstrutturali e campionamenti invasivi. Una radiografia può inoltre fungere da guida… Continue reading

Primi studi sui casi di anemia congenita dal campione scheletrico di Vetricella

Nel recente convegno internazionale Archaeorganics, abbiamo posto l’accento sul ruolo delle analisi degli isotopi stabili nella diagnosi differenziale di anemia. Il campione di individui provenienti dal cimitero medievale di Vetricella presenta percentuali decisamente alte di iperostosi porotica, nelle due forme di cribra cranii e cribra orbitalia (Walker et al., 2009). Questa alterazione può essere legata a stati anemici con diversa eziologia, come anemie emolitiche ereditarie, anemie conseguenti a malattie infettive o parassitarie, anemie da carenza di ferro o anemie megaloblastiche.… Continue reading

Analisi pXRF su campioni di ceramiche acrome provenienti dal sito di Vetricella

Presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (Università di Siena), in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia, sono stati selezionati campioni ceramici provenienti dal sito della Vetricella (Scarlino, GR) e dal territorio limitrofo da sottoporre ad uno screening preliminare con tecnologia XRF. Tale screening è finalizzato ad uno studio elementale e statistico.     Continue reading

Analisi degli ostracodi sui sedimenti del fossato di Vetricella e dei carotaggi effettuati nella pianure costiere dei Fiumi Pecora e Cornia

Presso l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR sono in corso le analisi delle associazioni ad ostracodi presenti nei sedimenti campionati ad hoc nel fossato di Vetricella e nelle carote prelevate nelle piane alluvionali dei fiumi Pecora e Cornia. Gli ostracodi sono piccoli crostacei (dimensioni medie 1 mm) con il corpo racchiuso tra due valve calcaree. Sono queste che si rinvengono fossili nei sedimenti. Si trovano in tutti gli ambienti acquatici, dal mare profondo alle pozze d’acqua dolce temporanee… Continue reading

Aggiornamento del censimento monetale e integrazione delle tecniche archeometriche per la mistura

Giunto quasi a termine il censimento bibliografico dei rinvenimenti monetali della Toscana all’interno del progetto ERC nEu-Med, relativo al periodo VII-metà XIV secolo e finalizzato alla costruzione di un database dei rinvenimenti (e relativi contesti), è iniziato parallelamente anche l’inserimento del materiale numismatico inedito rinvenuto nei siti indagati dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (Fig.1). Si tratta dei reperti monetali provenienti dai siti di Miranduolo, Campiglia M.ma, Canonica di S. Niccolò, Castel di Pietra, Cugnano, Donoratico, Montemassi,… Continue reading

Uso e governo del bosco nell’Alto Medioevo della Toscana meridionale tirrenica

Le analisi archeo-antracologiche, svolte nei laboratori ERC nEU-Med in collaborazione col Laboratorio di Storia della Vegetazione e Anatomia del Legno (Dipartimento di Scienze Agrarie, Università di Napoli Federico II), sono concluse ed hanno riguardato un campione di oltre 4000 carboni provenienti dai contesti del sito archeologico di Vetricella. I dati acquisiti permettono di riscrivere la storia della vegetazione forestale e l’uso del bosco nella Toscana meridionale tra i secoli VIII e XIII. Aree oggi occupate da vegetazione a sclerofille sempreverdi… Continue reading

La fotografia aerea storica e la fotogrammetria digitale

Le fotografie aeree storiche, soprattutto se anteriori agli anni Cinquanta del secolo scorso, sono un’ottima fonte per ricostruire l’evoluzione dei paesaggi e scoprire il loro potenziale archeologico. Sebbene già a partire dalla fine del XVIII secolo le pianure della maremma settentrionale, caratterizzate dal latifondo, siano state oggetto costante di bonifica idraulica, avvenuta per prosciugamento o per colmata, attività che inevitabilmente ne hanno alterato l’aspetto naturale, è la riforma agraria del 1950 che ha provocato le trasformazioni più radicali. Con la… Continue reading

L’applicazione della TC a un caso di amputazione guarita dal cimitero di Vetricella

Un individuo maschile dal cimitero di Vetricella presenta una evidente amputazione dell’estremità distale dell’arto inferiore destro. L’amputazione sembra il risultato di un trattamento medico e i casi, come il nostro, di sopravvivenza con un arto amputato in epoca pre-antibiotica sono rari nella letteratura antropologica. Per questo tipo di studio è indispensabile l’analisi delle TC (tomografia computerizzata) degli arti inferiori, recentemente acquisite con un CT scanner Siemens SOMATOM Scope (Fig.1-2).   Le immagini di ogni sezione delle diafisi di femore, tibia… Continue reading

Lo studio dei reperti vitrei del sito di Vetricella

Lo scavo del sito di Vetricella ha restituito 168 frammenti di reperti vitrei di notevole importanza. Oltre ai tradizionali oggetti da mensa come coppe, bicchieri e bottiglie, sono stati rinvenuti anche un numero esiguo di ampolle e lampade, generalmente impiegati come oggetti liturgici utilizzati all’interno degli edifici ecclesiastici. Tra gli oggetti più particolari si sono riconosciuti coppe di vetro blu con appliques bianchi e un elevato numero di calici con stelo, sia liscio che tortile (Fig.1). Le analisi sui reperti… Continue reading