La seconda campagna di survey archeologico e geochimico in Val di Cornia e Val di Pecora

Nei mesi di settembre – ottobre 2018, è stata realizzata la seconda campagna di survey multidisciplinare (archeologico, geologico, geochimico) in Val di Pecora e Val di Cornia. La ricerca, svolta in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie Chimica e Farmacia, ha coinvolto studenti di archeologia provenienti da tutta Italia. Il territorio oggetto di queste nuove indagini ha incluso la fascia costiera della bassa Val di Cornia prossima al Parco della Sterpaia ed agli importanti siti archeologici di Vignale e Carlappiano.

Gli obbiettivi principali della ricerca hanno riguardato la definizione dei limiti interni dell’antica laguna di Torre Mozza, elemento centrale di questa porzione di paesaggio, e la raccolta di informazioni utili per la ricostruzione del paesaggio storico e delle sue trasformazioni.

Specifiche analisi hanno riguardato anche la Val di Pecora, ed in particolare l’area prossima allo scavo di  Vetricella; in questo caso si sono approfondite le analisi su siti precedentemente individuati nel corso del survey 2017, al fine di ricostruirne gli elementi strutturali e le attività attraverso l’elaborazione della composizione chimica del terreno.

Le misure sul terreno hanno previsto l’impiego di un analizzatore portatile e di un GPS, e sono state effettuate sulla base di griglie di 20m x 20m progettate su piattaforma GIS.

I dati acquisiti e riversati in un archivio Excell saranno utilizzati per l’analisi statistica e l’elaborazione di modelli chimici del territorio. Questi ultimi costituiscono inoltre uno dei numerosi archivi in corso di realizzazione all’interno del progetto ERC nEU-Med, il cui fine ultimo è la ricostruzione del paesaggio storico delle valli di Pecora e Cornia.