Risultati zooarcheologici preliminari a Vetricella

(Fig.1) La figura mostra una mandibola di maiale perinatale recuperata dal sito di Vetricella

I risultati zooarcheologici qui presentati si riferiscono a 1200 resti faunistici individuati durante le operazioni di scavo archeologico nel sito di Vetricella e riferibili ai contesti elencati qui di seguito: US 112, 118, 181 and US 459. Tutte le ossa animali e i denti sono stati identificati sia a livello anatomico, che tassonomico.

I risultati preliminari dei resti faunistici individuati nei contesti sopra menzionati mostrano che il maiale (Sus sp.) è la specie più rappresentativa del campione. La maggior parte degli individui riferibili a quest’ultima specie vede la presenza di maiali molto giovani; tale risultato sembra suggerire il consumo di maialini da latte da parte degli abitanti del sito di Vetricella. Oltre a ciò, è importante rilevare la presenza maiali perinatali. Quest’ultimo dato è di notevole importanza, poiché sembrerebbe suggerire la presenza di allevamento in situ.

Tra le specie animali domestiche, anche il pollo (Gallus gallus domesticus) è rappresentato da diversi elementi anatomici. Tutti gli individui sono adulti e su alcuni elementi post-craniali è stato possibile notare la presenza di tracce di macellazione. Il pollo era allevato per il consumo di carne e uova. Pochi resti faunistici sono riferibili al bue (Bos taurus) e la maggior parte è rappresentata da individui adulti, utilizzati probabilmente come forza lavoro nei lavoro agricoli. Oltre a ciò, un dato interessante proviene dalla scarsità dei resti di caprini (pecora, Ovis aries e capra, Capra hircus).

Infatti, l’assenza di resti di caprini sembra rappresentativa della funzione specifica del sito durante il periodo cronologico qui preso in considerazione; il maiale, il pollo e alcune specie selvatiche (cervo e daino) sembrano essere l’unica fonte di cibo degli abitanti del sito di Vetricella, che non sembrano essere interessati alla produzione di un surplus alimentare. Successive analisi zooarcheologiche saranno necessarie al fine di convalidare tali ipotesi preliminari.